La creazione della Commissione per la revisione della normativa ambientale da parte del governo dovrebbe costituire un ulteriore strumento per la salvaguardia del nostro ambiente e degli animali. Tuttavia, affinché ciò avvenga effettivamente, è fondamentale che essa aderisca ai principi di trasparenza e partecipazione della società civile.
È imperativo scrivere ai ministri dell’Ambiente e delle Riforme per sollecitare maggior trasparenza e partecipazione nel processo di revisione delle leggi ambientali.
Attualmente, il Testo Unico Ambientale rappresenta la principale legislazione italiana riguardante la protezione del suolo, dell'acqua e dell'aria, nonché la regolamentazione dell'apertura di nuovi allevamenti, i quali devono essere sottoposti a una valutazione dell'impatto ambientale prima della loro autorizzazione. Tuttavia, lo scorso novembre, il ministro dell'Ambiente, Pichetto Fratin, e la ministra per le Riforme, Alberti Casellati, hanno istituito una Commissione incaricata di rivedere la normativa ambientale, compreso il compito di gestire i rapporti con le parti interessate.
Purtroppo, si è verificato un grave errore nell'esclusione delle associazioni dalla Commissione, ignorando così le voci di migliaia di cittadini italiani preoccupati per il futuro del Paese. Di conseguenza, insieme ad altre 15 organizzazioni del terzo settore operanti nei settori dell'ambiente, dei cambiamenti climatici, della qualità dell'aria, della protezione degli animali e della trasparenza decisionale, abbiamo inviato una richiesta di chiarimenti, che però è rimasta senza risposta.
È giunto il momento di agire, invia anche tu una lettera ai ministri dell’Ambiente e delle Riforme per chiedere più trasparenza e maggiore partecipazione nella revisione delle leggi ambientali.
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