Il 5 luglio, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di Direttiva per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law), con l'obiettivo di stabilire un sistema di monitoraggio omogeneo per tutti i suoli nell'Unione Europea. Questa direttiva è essenziale per garantire la salute del suolo entro il 2050 e rispettare gli accordi internazionali sul consumo zero di suolo e la neutralità del degrado del suolo e del territorio.
ISPRA, insieme al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato coinvolto fin dalle prime fasi nell'elaborazione della proposta come punto di riferimento nazionale per l'approvazione e l'attuazione futura della direttiva. La proposta si basa sul fatto scientifico che attualmente il 60-70% dei suoli europei presenta problemi di salute, con gravi conseguenze per la salute umana e ambientale. L'obiettivo della direttiva è migliorare e mantenere i suoli in condizioni di salute, in modo da fornire i servizi ecosistemici necessari per le esigenze ambientali, sociali ed economiche.Gli obiettivi principali della proposta di direttiva europea sono fermare e invertire il degrado del suolo, prevenire e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, aumentare la resilienza ai disastri naturali, garantire la sicurezza alimentare e ridurre le contaminazioni del suolo a livelli che non siano più dannosi per la salute umana e ambientale.
Le misure proposte comprendono:
- Monitoraggio e valutazione della salute del suolo.
- Gestione sostenibile dei suoli.
- Trattamento dei siti contaminati.
Per quanto riguarda il monitoraggio e la valutazione della salute del suolo, ogni Stato membro dovrà individuare i "Distretti del suolo" e l'autorità responsabile del monitoraggio e della valutazione. Sarà necessario effettuare un monitoraggio almeno quinquennale utilizzando un insieme di indicatori per valutare i processi di degrado del suolo, come la salinizzazione, l'erosione, la perdita di carbonio organico e la compattazione. Il valore degli indicatori sarà confrontato con criteri di valutazione specifici, alcuni dei quali saranno definiti a livello europeo, mentre altri saranno stabiliti da ciascuno Stato membro entro certi limiti.
Il monitoraggio dell'impermeabilizzazione e del consumo di suolo dovrà essere aggiornato annualmente utilizzando una metodologia condivisa a livello europeo. A tal proposito, la Commissione ha preso come esempio il sistema di monitoraggio fornito da ISPRA e dal SNPA in Italia, che è già allineato alle richieste su questi temi significativi. Questa scelta rappresenta un importante riconoscimento delle attività svolte annualmente da ISPRA e dal SNPA per la produzione di dati e indicatori sul monitoraggio del territorio e del consumo di suolo.
Il monitoraggio e la valutazione della salute del suolo saranno soggetti a una relazione quinquennale da parte degli Stati membri alla Commissione e all'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), e si impegneranno a rendere questi dati accessibili attraverso un portale europeo. Infine, gli Stati membri dovranno sviluppare un meccanismo volontario di certificazione della salute del suolo per i proprietari e i gestori.
Testo della proposta e documenti allegati
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