Aumento del 55% degli eventi meteo estremi in Italia nel 2022: Nuovo studio rivela un'allarmante accelerazione della crisi climatica.
A causa dell'attuale crisi climatica, l'Italia ha sperimentato un aumento del 55% degli eventi meteorologici estremi nel 2022 rispetto al 2021. Questo aumento è salito ulteriormente del 135% nei primi cinque mesi del 2023. A meno che non riduciamo l'utilizzo dei combustibili fossili, questa situazione continuerà a peggiorare.
Un nuovo studio condotto dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) in collaborazione con Cineca e pubblicato di recente su Scientific Data conferma questa tendenza. Si tratta delle prime proiezioni climatiche a una risoluzione così elevata mai realizzate per l'intera penisola italiana. Marianna Adinolfi, ricercatrice del Cmcc e autrice dell'articolo, spiega che la proiezione chiamata VHR-PRO_IT (Very High-Resolution PROjections for ITaly) copre un periodo di 60 anni, dal 1989 al 2050, e presenta le proiezioni climatiche secondo gli scenari Ipcc RCP4.5 (che rappresenta un limite di aumento di temperatura del +2°C) e RCP8.5 (lo scenario "business as usual").
Uno dei risultati più evidenti di questo studio è la diminuzione della frequenza delle precipitazioni orarie e l'aumento della loro intensità nella maggior parte del territorio italiano. In altre parole, ci aspettiamo periodi di siccità più lunghi alternati a eventi di pioggia estremamente intensi, come quelli che hanno colpito l'Emilia-Romagna alla fine di maggio, causando numerose vittime e ingenti danni economici stimati intorno ai 9 miliardi di euro.
È importante ricordare che la comunità scientifica globale è unanimemente concorde nel sostenere che il cambiamento climatico rende questi fenomeni estremi più frequenti e intensi. In Italia, la crisi climatica si sta sviluppando a un ritmo accelerato, analogamente al resto d'Europa. Rispetto all'era preindustriale, la temperatura in Italia è aumentata di circa +2,4°C, contro una media globale di +1,1°C.
Mario Raffa del Cmcc, primo autore dell'articolo, conclude affermando che questo studio fornisce un primo set di dati ad alta risoluzione per il territorio italiano. È concepito come un punto di partenza per ulteriori ricerche e come input per i modelli di impatto. L'obiettivo futuro è quello di creare un insieme di proiezioni climatiche ad alta risoluzione a livello nazionale, tenendo conto delle incertezze dei singoli modelli. Ciò sarebbe di grande utilità per coloro che utilizzano i dati, come i decisori politici. Siamo soddisfatti di aver completato questo primo passo verso tale direzione.
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