Negli ultimi anni, il World Economic Forum ha costantemente classificato le crisi idriche come una delle principali preoccupazioni globali. La crescita della popolazione, l’inquinamento e il cambiamento climatico stanno minacciando sempre più la disponibilità e la qualità dell’acqua. Con il settore alimentare globale che utilizza il 70% della fornitura mondiale di acqua dolce, le aziende alimentari e delle bevande possono e devono svolgere un ruolo importante nella protezione della qualità e della quantità dell’acqua.
Un terzo di tutte le zone umide del mondo, negli ultimi 50 anni, è scomparso, una perdita di risorse naturali più rapida di quella delle foreste. Fiumi e laghi sono gli ecosistemi più degradati del pianeta con popolazioni ittiche sull’orlo dell’estinzione, molte delle quali vitali per la sicurezza alimentare di alcune comunità.
Man mano che la scarsità d’acqua diventa più diffusa a livello globale, guidata dal consumo eccessivo, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, gli ecosistemi di acqua dolce sono tra i più minacciati del pianeta. Il segno più chiaro del danno che abbiamo arrecato e continuiamo a arrecare ai nostri fiumi, laghi e zone umide è il crollo dell’83% delle popolazioni di specie di acqua dolce dal 1970.
Il 23 marzo, durante la UN Water Conference 2023 di New York, una coalizione di Governi ha lanciato un’iniziativa per proteggere le risorse idriche del mondo. La coalizione si impegna a proteggere il 30% delle acque dolci del mondo entro il 2030.
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