Confermata la definitiva approvazione da parte dei Ministri dell'Energia per le prime tre proposte del pacchetto clima.

Il 2035 segnerà la fine delle emissioni di CO prodotte dalle auto nuove, in concomitanza con l'introduzione di un contributo nazionale pari al 40% per ridurre ulteriormente le emissioni. Saranno inoltre introdotte nuove regole per promuovere l'assorbimento naturale della CO2 .

Dopo l'approvazione del pacchetto clima "Fit for 55" da parte del Parlamento europeo, anche il Consiglio dell'Unione europea ha ratificato i primi tre importanti atti legislativi, che sono stati lanciati nel 2021 come il più grande insieme di misure per l'attuazione del Green Deal dell'UE. Questi atti includono il regolamento sui standard di emissioni di CO per auto e furgoni, il regolamento sui contributi nazionali alla riduzione di emissioni per settori come agricoltura e trasporti e il regolamento sull'uso dei suoli. Inoltre, il Consiglio ha approvato una decisione per adattare al nuovo quadro la riserva stabilizzatrice del mercato UE della CO2, primo pezzo della riforma dell'Ets.

Il regolamento sui standard di emissione di CO2 per auto e furgoni, che prevede lo stop alla vendita di auto nuove con motore a diesel e benzina dal 2035, è stato il più difficile da approvare. Dopo l'accordo siglato nel 2022 dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE, l'iter ha subito rallentamenti a causa del cambio di opinione di Italia e Germania, con quest'ultima a fare da ago della bilancia. Dopo un mese di trattative, Berlino ha deciso di appoggiare l'accordo dopo che la Commissione ha proposto atti legislativi sugli e-fuel.

La revisione del regolamento sulla "condivisione degli sforzi" (Effort Sharing Regulation, Esr) stabilisce obiettivi annuali vincolanti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri in settori attualmente non inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (Ets). Il testo finale mantiene la proposta della Commissione europea di aumentare l'obiettivo di riduzione delle emissioni per i settori Esr (edilizia, agricoltura, rifiuti, piccola industria e trasporti) dal 29% al 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Per l'Italia, il target è del 43,7%.

Il regolamento LULUCF (Land Use, Land Use Change, and Forestry) mira a ristabilire la capacità delle foreste di assorbire la CO2 , che nonostante l'aumento delle superfici in alcuni Paesi hanno perso in capacità di catturare carbonio. Il regolamento aumenta l'obiettivo dell'UE per l'assorbimento netto di carbonio da parte dei "pozzi" naturali a 310 milioni di tonnellate di CO equivalente entro il 2030, con misure per invertire la tendenza.

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