L'avanzamento della crisi climatica in Europa, e in particolare in Italia, è un fatto concreto. Nel 2022, l'Italia ha sperimentato l'anno più caldo almeno dal 1800, con un aumento del 55% degli eventi meteo estremi. Questa tendenza richiede politiche di adattamento e mitigazione efficaci a tutti i livelli.
Il panorama italiano risulta abbastanza indietro rispetto ad altri Paesi europei nella definizione di Piani di adattamento ai cambiamenti climatici, sia in termini di numero di Piani sviluppati sia in termini di qualità. Infatti, secondo uno studio recente, tra le 32 città italiane incluse nel campione, solo due città - Bologna e Ancona - avevano nel 2020 un Piano di adattamento. Questa situazione è probabilmente dovuta all'assenza di un quadro di riferimento nazionale che possa supportare la definizione di strategie e Piani locali e regionali.Il nuovo studio Quality of urban climate adaptation plans over time, recentemente pubblicato su Nature Npj Urban Sustainability da parte di un team internazionale di ricerca – a cui per l’Italia hanno contribuito il Cnr e l’Università di Trento – offre per la prima volta criteri univoci per stabilire la qualità dei Piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
Lo studio presenta una panoramica dei concetti fondamentali, degli approcci di valutazione e dei quadri di governance necessari per guidare le città verso l'obiettivo di diventare "carbon-neutral", ovvero di raggiungere l'emissione netta zero di gas serra.
I ricercatori evidenziano come le città siano responsabili di circa il 70% delle emissioni globali di gas serra, quindi il loro ruolo nell'affrontare la crisi climatica è cruciale. L'articolo propone una roadmap composta da quattro fasi per aiutare le città a diventare carbon-neutral:
- Definizione dell'obiettivo: le città devono definire l'obiettivo di diventare carbon-neutral e sviluppare un piano per raggiungerlo.
- Valutazione delle emissioni e delle opzioni di riduzione: le città devono valutare le loro attuali emissioni di gas serra e identificare le opzioni per ridurle. Questo può includere l'adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio, il miglioramento dell'efficienza energetica e la promozione di trasporti a basse emissioni.
- Implementazione: le città devono implementare le misure di riduzione delle emissioni identificate nella fase precedente, ad esempio attraverso la costruzione di edifici a basse emissioni di carbonio e l'adozione di veicoli elettrici.
- Monitoraggio e valutazione: le città devono monitorare e valutare i progressi nel raggiungimento dell'obiettivo di carbon-neutral, in modo da poter apportare modifiche e miglioramenti al loro approccio.
![]() |
La logica di costruzione dell'indice "ADAptation plan Quality Assessment" (ADAQA). |
Infine, lo studio sottolinea l'importanza di una governance efficace per garantire che le città possano implementare le politiche necessarie per raggiungere l'obiettivo di carbon-neutral. Questo può includere la cooperazione tra i governi locali e nazionali, l'adozione di politiche incentrate sulla comunità e la promozione di partenariati pubblico-privato per stimolare l'innovazione tecnologica.
Commenti
Posta un commento