Il video affronta la questione della rivoluzione iraniana del 1979 e delle sue conseguenze, con particolare attenzione alle reazioni degli iraniani che hanno vissuto quei giorni e a coloro che sono stati costretti a lasciare il paese. Non tutti hanno visto la rivoluzione come un nuovo inizio, anzi, molti si sono sentiti minacciati dalla situazione politica e hanno deciso di cercare rifugio all'estero. Tuttavia, oltre 100 iraniani che si sono stabiliti in Europa hanno subito attacchi terroristici, causando timori e preoccupazioni tra coloro che cercavano di opporsi al nuovo regime.
L'articolo esplora gli effetti di questi attacchi sui dissidenti iraniani che vivevano all'estero e sull'atteggiamento dei governi occidentali nei confronti del terrorismo sponsorizzato dall'Iran. Inoltre, il video descrive l'assassinio dell'ammiraglio Shafigh, il militare di più alto grado della famiglia reale iraniana, a Parigi nel 1980. La sua popolarità tra il personale navale e la paura di una rivolta lo hanno portato ad essere incluso in una lista di terroristi e alla sua successiva uccisione da parte di assassini addestrati.
Le indagini hanno dimostrato che il governo iraniano ha assunto la responsabilità dell'attacco, che è stato eseguito con precisione militare. Questo è stato solo uno dei numerosi attacchi terroristici che hanno colpito gli oppositori del regime iraniano in Europa: ci sono stati anche l'assassinio di un leader curdo in un ristorante di Berlino, l'uccisione di un poeta e attivista iraniano in Germania e l'omicidio di due figure dell'opposizione iraniana in Svizzera. In tutti questi casi, si pensa che i perpetratori fossero agenti iraniani, e i crimini sono stati considerati come parte di una più ampia campagna di violenza politica contro gli oppositori del regime.
Nonostante molti degli assassini siano stati catturati e puniti, i crimini sono rimasti irrisolti in altri casi, lasciando molte domande senza risposta. Ciò ha creato una costante minaccia per i dissidenti politici in Europa, portando alla necessità di adottare misure per proteggerli da tali violenze.
Il video sottolinea inoltre la continua normalizzazione delle relazioni tra l'Iran e l'Europa, nonostante l'evidente continuazione delle attività terroristiche contro i dissidenti iraniani in Europa e nel Regno Unito. Questi attacchi non si sono fermati, nonostante l'elezione dei moderati, e vengono attribuiti all'uso da parte del regime iraniano di gruppi criminali comuni e del crimine organizzato per eliminare i dissidenti. Anche i giornalisti sono stati presi di mira, causando preoccupazione tra la popolazione e limitando i viaggi e le attività economiche degli iraniani rispettosi della legge sono limitate dalla considerazione del regime iraniano come uno stato terrorista da molti paesi. Ciò ha portato a restrizioni sui viaggi e sul commercio, impedendo agli iraniani di sviluppare la loro economia e di migliorare la loro vita quotidiana. L'Europa ha cercato di normalizzare le relazioni con l'Iran, ma le continue attività terroristiche contro i dissidenti in Europa e nel Regno Unito hanno creato un ostacolo significativo a questo processo. Il regime iraniano è stato accusato di utilizzare gruppi criminali comuni e il crimine organizzato per eliminare i dissidenti. Anche i giornalisti sono stati presi di mira e queste operazioni terroristiche hanno profondamente influenzato la vita quotidiana degli iraniani. L'articolo sottolinea la continua minaccia per i dissidenti politici in Europa e la necessità che i governi adottino misure per proteggerli da tale violenza.
In sintesi, l'Iran ha subito molte trasformazioni politiche e sociali dopo la rivoluzione del 1979. Tuttavia, le attività terroristiche contro i dissidenti politici in Europa hanno suscitato preoccupazioni tra i governi e la società civile. La normalizzazione delle relazioni tra l'Iran e l'Europa rimane un obiettivo importante, che deve avvenire in un contesto di rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
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Video trasmesso dalla TV satellitare Manoto
Autore Farshad Mottaghi - Tradotto in italiano e edito da Edmon Shimon - Trascritto da Massimo Bologna
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